il giornale come un gabbiano stanco
ingrigito dalle troppe nuvole sta
disteso sul marmo del tavolo dei nonni
immobile specchio di quel cielo screziato
tu prova a piegare la sua carta mélange
lancia il suo aereo dritto verso il cielo
indossa il suo cappello lascia che la pioggia
lo diluisca in mille grigi ruscellanti
come il trucco dopo il pianto ma
sotto quel cappello a cavallo di quell’aereo
la leggerezza del marmo vola e scorre
con la grazia che a volte si concede il tempo